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domenica 23 aprile 2017

Indigo e capelli bianchi - Don't try this at home - (o anche sì)

Ciao a tutti/e e bentornati !!! 
Oggi vi voglio parlare della storia dell' Indigo e dei capelli bianchi.
La storia narra che l' Indigo, pianta conosciuta sin dagli antichi Egizi per le sue proprietà tintorie , non sia per nulla adatta a tingere i capelli bianchi e biondi poichè rilascerebbe, sui primi, una colorazione verde, e, sui secondi, una colorazione azzurra data dal colore verde + il colore biondo dei capelli. Questa love story cosmetica non sembra avere un happy ending, ma io non mi sono arresa e ho provato a far tornare l' amore tra le mie scolorite ciocche e la tanto amata pianta. Purtroppo non posso pronunciarmi per quanto riguarda i capelli biondi perchè non ho trovato (al momento) nessuna coraggiosa  cavia su cui sperimentare.


Ok, c' è da fare una premessa: la presunta incompatibilità può essere tranquillamente bypassata utilizzando l' Hennè come intermediario tra i capelli bianchi e l' Indigo. L' Hennè, infatti, filma il capello creando una base colorata su cui l' indigo può posarsi a dare una colorazione finale castana o nera a seconda del colore di partenza...in sostanza l' Hennè è un po' l' amico di entrambi che tenta di riconciliare le due parti della coppia. Io ho provato diverse volte questo procedimento, ma in tutta onestà... chi ha sempre, tutti i mesi, il tempo e la voglia di fare questo doppio passaggio? IO NO.

Molti allora procedono mischiando direttamente le due polveri colorate, ma noi no, noi oggi vogliamo capire cosa succede A LUNGO TERMINE se proviamo a riconciliare una volta per tutte il capello bianco e l' Indigo, senza intermediari, mediatori, nulla, solo loro. Sarà un esperimento andato a buon fine o vi sto scrivendo con i capelli di un Troll? ( ve li ricordate?!?)
immagine dal web
Ve lo svelo subito.

Situazione di partenza: come potete vedere dalla ricrescita ci sono diversi capelli bianchi specialmente vicino alle tempie



Per prima cosa ho preparato il mio composto.
Ricetta: Acqua del Sindaco, Indigo e nulla più, crepi l' avarizia!



Tempo di posa: 1 ora

Trascorso il tempo prefissato risciacquo tutto, metto il balsamo, procedo con l' asciugatura e... siamo pronti a specchiarci.

3...

2...

1...




Prime foto scattate dopo circa un' ora dall' asciugatura.



La luce ovviamente non è quella del sole, che era ormai già tramontato, non so se in foto si capisca bene ma vi assicuro che dal vivo la situazione è critica , molto critica, il verde ha fatto capolino esattamente come leggiamo ovunque, ma non demordo ancora. Conosco bene le mie erbette e so che il colore iniziale non ha quasi nulla a che vedere con ciò che troverò domani mattina sulla mia testa, mi preoccupo giusto un po' e vado a dormire.

Mattina successiva ( a meno di 24 ore dall' applicazione) : i capelli verdi sono spariti, al suo posto è comparso un bel riflesso blu che purtroppo non sono riuscita a catturare con la fotocamera del telefono.

Dopo 48 ore dall' applicazione i riflessi sui capelli bianchi sono ulteriormente mutati, adesso sono di un bel punto di viola che vi mostro nella foto seguente

Mi rendo conto anch'io che la foto rende molto poco

Dopo 72 ore dall' applicazione e uno shampoo: i capelli bianchi sono completamente coperti, il riflesso viola permane solo su poche ciocche e non è fastidioso.

Prima di fare l' Indigo, Riflessi verdi, Riflessi viola, Capelli scuriti


Conclusioni: è vero, l'indigo colora i capelli bianchi di verde ma solo inizialmente, vediamo infatti che questo primo colore non permane a lungo ma va a mutare verso il blu, il viola e successivamente il nero. Voglio approfondire ulteriormente la dinamica del cambio colore variando la ricetta e i tempi di posa, e, se vi fa piacere, aggiornarvi.
Al momento mi sento di sconsigliare questo procedimento a chi ha una chioma completamente bianca o quasi del tutto bianca a meno che il risultato finale sulle mie ciocche non vi sia piaciuto a tal punto da volere questi colori uniformemente sulla vostra chioma.

Spero di avervi tenuto compagnia e sono contenta di aver condiviso con voi una delle mie tante follie capillifere!

Al prossimo articolo
Isabella



venerdì 14 aprile 2017

I Deodoranti

Buongiorno a tutti/e! Siamo ad aprile e, puntuali come ad ogni primavera, iniziano le tanto attese belle giornate, i cieli tersi, i cinguettii degli uccelli che si librano giocosi, il sole caldo che bacia la pelle e, quando meno ce lo si aspetta, gli odori delle prime ascelle pezzate. Ma se sudare umanum est, puzzare diabolicum, per questo voglio condividere con voi quello che conosco sull' argomento deodorazione.


Ci affrettiamo quindi nei supermercati, nelle erboristerie, nelle farmacie, sugli e-shop, perchè se durante l' inverno la situazione sudorazione rimaneva facilmente sotto controllo, ora il gioco si fa duro. Come prima cosa - so di non essere per nulla originale-  bisogna dire che i deodoranti vanno utilizzati solo sulla pelle intatta, pulita e asciutta, in modo da allontanare le sostanze e i microrganismi che possono causare odori non propriamente dolci e floreali. Si sconsiglia inoltre l' uso di deodoranti sui bambini al di sotto dei 12 anni (a meno che, ovviamente, non stiamo utilizzando prodotti specifici per loro).

Ma cosa sono i deodoranti?


I deodoranti sono dei prodotti che usiamo per ELIMINARE, COPRIRE o MASCHERARE gli odori sgradevoli che si sviluppano sulla pelle.

E perché si formano questi odori ?


Perché la pelle, a contatto con l’ ossigeno atmosferico, perde fisiologicamente acqua sfruttando due meccanismi:
  • la Perspiratio insensibilis, ovvero una perdita di acqua costante che non dipende dalla temperatura corporea, dall’ esercizio fisico, da situazioni di stress o tensione, e serve a mantenere un giusto grado di umettazione della pelle.
  • la Sudorazione, processo che ha numerose funzioni tra cui disperdere calore, espellere acido lattico e eliminare cataboliti organici e sali.
Se la Perspiratio insensibilis ha una composizione costante e non da problemi a livello olfattivo, al contrario il sudore può avere una composizione differente in base e alla persona, alla zona del corpo, all’ istante che si sta vivendo e può costituire un ottimo substrato per la formazione dei cattivi odori.

In che senso il sudore cambia di composizione?


Il sudore cambia di composizione a seconda di chi lo produce, esistono infatti 3 tipi di ghiandole che produrranno 3 prodotti differenti. Parliamo di ghiandole eccrine, ghiandole apocrine e ghiandole sebacee.
Il sudore delle ghiandole eccrine è quello prodotto in risposta a stimoli come il caldo ambientale o l’ esercizio fisico e serve a raffreddare l’ organismo. Non influenza direttamente l’ odore corporeo, ma può favorire lo sviluppo di microrganismi che ben si adattano a un ambiente umido e caldo. Questo sudore arriva direttamente al poro sudorale ed è composto principalmente da acqua, sale, urea, acido lattico, sali minerali, glucosio.
Il sudore delle ghiandole apocrine è una risposta dell' organismo a stimoli emozionali come ansia e tensione, non arriva direttamente sulla cute ma sfocia in un follicolo pilifero, è quindi il sudore tipico delle zone ascellari, inguinali e delle parti del corpo più ricche di peli. E' uno dei sudori responsabili del cattivo odore perchè è ricco di sostanze aromatiche, acidi butirrici e amine aromatiche, tutte sostanze che possono essere degradate dai microbi.
Anche il sebo, prodotto delle ghiandole sebacee, sfocia nel follicolo pilifero per poi distribuirsi sulla superficie della pelle dove si amalgamerà con il sudore e con le cellule derivanti dalla desquamazione. Il sebo è un composto ricco in trigliceridi, colesterolo, esteri e acidi grassi liberi , sostanze che degradandosi danno il tipico odore di sudore.

Quindi l’odore da cosa dipende?


L’ odore dipende dalla degradazione dei prodotti secreti dalle ghiandole apocrine e sebacee in seguito all' azione della flora microbica presente normalmente sia sulla cute che a livello del follicolo pilifero. Questi microrganismi hanno enzimi in grado di digerire le componenti del sudore apocrino e del sebo rompendo le molecole che li compongono e liberando acidi grassi responsabili dell’ odore.


Come si può agire?


Con la deodorazione. Troviamo in commercio 6 classi di deodoranti:
  1. Coprenti: semplicemente coprono il cattivo odore associando oli essenziali di origine naturale a profumi di sintesi.
  2. Adsorbenti: assorbono gli odori che si liberano successivamente all' azione della flora batterica, non agiscono quindi né sulla produzione del sudore né sui microrganismi. Due molecole molto usate nei deodoranti con buon inci sono l' ossido di zinco e lo zinco ricinoleato.
  3. Antitraspiranti: queste sostanze vanno a occludere i dotti escretori delle ghiandole facendo precipitare le proteine a livello del bubo pilifero. In questo modo si forma un tappo e il sudore non può fuoriuscire ma bisogna tener conto che si sta andando ad alterare un normale processo fisiologico. Se l’ applicazione è prolungata si può anche avere un richiamo di acqua, rossori, rigonfiamento dei tessuti interessati e edema. Sostanze utilizzate in questa categoria di deodoranti sono i sali di alluminio, come l’ alluminio citrato o l alluminio cloroidrato , e piante contenenti tannini con attività astringente come la ratania e l' amamelis virginiana.
  4. Antimicrobici: sono sostanze che agiscono eliminando la flora batterica residente o diminuendone la proliferazione. Si dividono in battericidi, sostanze che uccidono i microrganismi portando come importante conseguenza l' abbassamento delle difese dai patogeni ( la flora batterica infatti non è stata creata solo per farci puzzare, ma soprattutto per difenderci dalle aggressione degli agenti esterni) , e in batteriostatici, sostanze come il farnesolo e l' eugenolo che controllano la crescita eccessiva della flora batterica, spesso utilizzati in combinazione con oli essenziali di salvia, timo, limone e lavanda dalle proprietà antibatteriche.
  5. Antienzimatici : sono composti spesso utilizzati nei deodoranti in stick, agiscono offrendo alla flora microbica delle sostanze appetibili alternative al sebo, in questo modo si impedisce la degradazione dei trigliceridi e la conseguente liberazione di acidi grassi liberi che danno il cattivo odore. Queste sostanze antienzimatiche, una volta degradate, possono bloccare l' esterasi batterica e avere proprietà batteriostatiche. Es: trietilcitrato
  6. Antiossidanti: sono sostanze che evitano l' irrancidimento delle sostanze grasse contenute nel sudore e nel sebo così da evitare la liberazione di cattivi odori . Es: tocoferolo e acido citrico
Voglio sottolineare che ho citato tra gli esempi solo sostanze che possiamo trovare nei deo con un buon INCI, ovviamente esistono anche altre mille sostanze di origine sintetica!

Come si presentano i deodoranti?


I deodoranti possono avere moltissime forme cosmetiche, ad esempio:
  • deodoranti liquidi, a mio avviso poco comodi da dosare
  • deodoranti aerosol, con o senza gas, senz' altro più comodi da utilizzare ma hanno lo svantaggio dell' inalazione
  • gli stick solidi
  • i deodoranti roll-on, dalla consistenza gel
  • le creme deodoranti che spesso combinano anche un' effetto idratante
  • le paste, meno spalmabili rispetto alle creme
  • le polveri, utilizzate ad esempio per la deodorazione dei piedi

Adesso saremo in grado di capire meglio la differenza tra i vari prodotti e a scegliere quello più adatto alle nostre esigenze!

Al prossimo articolo!
Isabella 


lunedì 10 aprile 2017

Sconto del 40% su Verdemelabio

Sconto del 40% su TUTTO, ma proprio TUTTO il catalogo dell' e-shop Verdemelabio fino al 17/4 inserendo il codice riportato nell' immagine!! 
Vi lascio il link: verdemelabio 
Buono shopping!


L' Amande - Crema Corpo Note di Nigella


Buongiorno a tutti/e!! Oggi vi parlerò della Crema corpo Note di Nigella de L’ Amande regalatami da una cara amica che ben conosce la mia passione per i profumi dolci!




Due info al volo:

Dove la acquisto: mi è stata regalata, ma la trovi nelle erboristerie e negli e-commerce che propongono il marchio L’Amande

Prezzo e quantità: 18,50 euro per 300 ml di prodotto

Cosa trovi nella scatola: la scatola di cartone contiene il vasetto di crema e un foglietto che illustra i prodotti della linea L’ Amande Aromatique

Inci: Aqua, Caprylic/Capric Triglyceride, Cetearyl Alcohol, Glycerin, Isododecane, Parfum, Glyceryl Stearate, Prunus Amygdalus Dulcis Olil, Hydrogenated Tetradecenyl/Methylpentadecene, Nigella Sativa Seed Extract, Caprylyl Glycol, Sodium Hyaluronate, Bisabolol, Carbomer, Caprylhydroxamic Acid, Cetearyl Glucoside, Sodium Hydroxyde, Alpha Isomethyl Ionone, Benzyl Salicylate, Citronellol, Coumarin, Limonene, Linalool

Indicazioni d’uso: stendere sul corpo massaggiando fino a completo assorbimento

Cosa promette: un utilizzo costante aiuta a mantenere la pelle morbida e vellutata prevenendo eventuali inestetismi

Inizierei a spiegare brevemente questa crema partendo dal nome stesso del prodotto, Note di Nigella.



La Nigella altro non è che il cumino nero, pianta asiatica il cui uso non è ammesso all’ interno degli integratori alimentari a causa dell’ elevata presenza di Melantina, una saponina tossica.

fiori di Nigella foto tratta da http://www.mywell.se/black-cumin
I fiori della Nigella sono bellissimi e possono avere svariati colori, dal bianco, al blu, al rosa, ed è
proprio dal fiore che otterremo i semi da cui si ricavano un olio dalle molteplici proprietà, molto usato in campo cosmetico come antibatterico e lenitivo, e un estratto idroglicerico che troviamo nella nostra composizione.


Dando un’ occhiata all’ INCI, al primo posto troviamo l’ acqua. Questa crema è un’ emulsione O/A o "olio in acqua", vuol dire che la maggior parte della composizione è data da ingredienti che hanno affinità con la fase acquosa, siamo quindi in presenza di una crema più idratante che nutriente. Successivamente troviamo sostanze emollienti e emulsionanti seguite dalla glicerina che, grazie alla sua struttura, permette di mantenere un corretto stato di idratazione della pelle impedendo l’ eccessiva perdita di acqua. Passiamo all’isododecano, un idrocarburo di sintesi con potere emolliente che aumenta la spalmabilità del prodotto, e, in settima posizione, abbiamo ancora una sostanza emolliente e emulsionante. A seguire ci sono l’ olio di mandorle dalle proprietà nutrienti e elasticizzanti, l’ estratto idroglicerico dai semi del Cumino nero dalle proprietà  tonificanti, stimolanti e antibatteriche,  una sostanza dalle proprietà emollienti e batteriostatiche, il sale dell’ acido ialuronico, sostanza naturalmente presente nei nostri tessuti che contribuisce al mantenimento della fisiologica idratazione cutanea, il bisabololo dalle proprietà lenitive, un viscosizzante, un conservante, un altro emulsionante, della soda come agente tampone e 6 allergeni del profumo.

Cosa ne penso io:
La crema ha un’ottima spalmabilità, sulla mia pelle non lascia la tanto fastidiosa striscia bianca, si assorbe velocemente lasciando la pelle morbida e per niente unta. Un ulteriore fattore che mi ha colpita tanto è il profumo… delicato, dolce e floreale, perfettamente in linea con i profumi primaverili!
Un'altra nota a suo favore è che nonostante non sia un cosmetico biologico la composizione è totalmente priva di parabeni, siliconi, oli minerali, peg, coloranti.
L’ Amande è, infatti, una ditta italiana particolarmente attenta all’ ambiente e alla qualità dei prodotti, notevole è il suo impegno nel preservare le antiche tradizioni cosmetiche tantochè ancora oggi produce i saponi in caldaia cuocendo le materie prime e gli oli per 6 giorni e 6 notti. Proprio a marzo di questo anno ha lanciato la sua prima linea eco-bio certificata ICEA che sono curiosissima di provare!



Riassumendo: 

Mi è piaciuta? SI


La (ri)comprerei? NO


E' uno di quei prodotti con INCI a mio parere accettabile ma che non avrei mai provato se non me lo avessero regalato perché preferisco puntare su prodotti più verdi. Sicuramente proverò la nuova linea. 
Se anche tu l' hai provata fammi sapere cosa ne pensi!
Al prossimo articolo!
Isabella

sabato 8 aprile 2017

Natura Siberica - Northen Soap For Deep Facial Cleansing



Buongiorno a tutti/e!! Oggi vi parlerò del Sapone nordico per la pulizia profonda del viso di Natura Siberica.




Iniziamo subito da alcune informazioni super pratiche:

Dove lo acquisto: al momento l’ho sempre acquistato all’ Esselunga ma si trova su diversi e-commerce e bioprofumerie

Prezzo e quantità: 14,50 euro per 120 ml di prodotto

Cosa trovi nella scatola: la scatola di cartone contiene il sapone, una spugnetta e una piccola guida sulle proprietà e l’ utilizzo del prodotto

Inci: Aqua, Hydrogenated Starch Hydrolysate, Sodium Cocoyl Isethionate, Stearic Acid, CI77266, Parfum, Hippophae Rhamnoides Fruit Oil, Pinus Sibirica Seed Oil ,Hippophae Rhaimnoidesamidopropyl Betaine, Pinus Sibirica Needle Extract , Pineamidopropyl Betaine, Picea Obovata Needle Extract , Abies Sibirica Needle Extract , Schizandra Chinensis Fruit Extract, Linum Usitatissimum Seed Oil, Rubus Idaeus Seed Oil*, Rubus Chamaemorus Fruit Extract, Betula Alba Juice, Vaccinium Myrtillus Seed Oil, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate, Limonene, Hexyl Cinnamal,Butylphenyl Methylpropional, Linalool.

Indicazioni d’uso: si inizia inumidendo con acqua la spugnetta in dotazione, la si passa sul sapone così che si sciolga la parte superficiale, si passa la spugna sul viso asciutto evitando il contorno occhi e labbra, si risciacqua il viso con acqua tiepida. Si consiglia di ripetere il trattamento  1-2 volte a settimana.

Cosa promette: una pulizia profonda del viso


E ora due parole in più sulla composizione!





No, davvero, la faccio breve, promesso!!!!!


Nella descrizione del prodotto viene decantata la presenza del carbone attivo, un assorbente naturale,
 delle erbe e delle bacche siberiane ad effetto rivitalizzante a comporre la cosiddetta “ Serie Nordica”, un mix di piante dalle proprietà idratanti, elasticizzanti e antinfiammatorie data da:

  • L’Olio di Olivello Spinoso,
  • La Schizandra 
  • L’Olio di  Pino Siberiano
  • L’Olio di Semi di Lino
  • L’Estratto di Gemme di Betulla
  • L’Estratto di Camemoro
  • L’Estratto di Mirtillo
  • L’Olio di Semi di Lampone Artico.

Al primo posto dell’INCI troviamo l’acqua, seguita da un prodotto che si ricava dall’ idrolisi parziale dell’ amido e che funge da umettante, abbiamo poi un tensioattivo delicato in terza posizione, un emulsionante, un colorante chiamato carbon black o nerofumo che da la colorazione scura al sapone, il profumo in posizione piuttosto alta, e infatti provandolo vi accorgerete di quanto sia intensa la profumazione di questo prodotto già solo all’ apertura della sua scatolina, seguono l’ olio di olivello spinoso che aiuta a migliorare l’ elasticità della pelle, l’ olio di semi di pino ricco di vitamina E e vitamina P ,  ancora un tensioattivo, l’estratto di aghi di pino, ancora un altro tensioattivo di derivazione vegetale, l’ estratto dagli aghi della Picea dalle proprietà depurative, l’ estratto degli aghi dell’ Abete siberica, l’ estratto dai frutti della Schizandra dall’ azione protettiva contro gli agenti esterni, l’ olio di semi di Lino dalle proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, l’ olio di semi di lampone usato come antibatterico, l’estratto di Camemoro, un frutto ricco in sostanze antiossidanti come acidi grassi omega3, omega 6 e vitamina C, il succo di Betulla noto per le proprietà idratanti,l’ olio di semi di Mirtillo che migliora l’ elasticità della pelle ed è utile in caso di couperose, seguono 4 conservanti e gli allergeni del profumo.


Cosa ne penso io:
Ho notato che, rispetto alla prima formulazione, ci sono state piccole variazioni nella composizione, ad esempio non vedo più nell’ inci il Carbone ( Coal) che prima trovavamo in quinta posizione e il sorbitolo in seconda posizione è stato sostituito con un derivato dell’ amido.  
Considerando le aspettative che avevo sul prodotto posso dire che per la mia pelle impura…



Ebbene si, devo dire che è l’ unico sapone mai provato fino ad ora che:
A-pulisce a fondo senza seccare la pelle, al contrario di altri prodotti non devo correre a mettere la crema idratante, pena effetto pelle che tira
B- ha un profumo paradisiaco, fresco e balsamico
C- lascia la pelle luminosa e i pori risultano molto più puliti, i punti neri sono molti meno o comunque molto meno visibili
D- è privo di siliconi, parabeni e paraffina, e diversi ingredienti provengono dall' agricoltura biologica e dalla raccolta di piante spontanee

Quindi, considerando la composizione, il rapporto qualità/prezzo, la durata del prodotto e i benefici sulla mia pelle per me questo prodotto è… PROMOSSO!!!!
E voi, cosa ne pensate?  Lo avete provato?  Fatemi sapere, nei commenti o in privato!


Ciao, al prossimo articolo!

Isabella



















Benvenuti!


Buongiorno a tutti/e e benvenuti/e !! Mi chiamo Isabella, ho 29 anni e sono una super appassionata di skin care e make up eco-bio! Grazie al supporto delle mie amiche babbione sono riuscita ad aprire questo piccolo spazio dove vi parlerò delle ultime novità nel mondo della cosmesi, dei principi attivi, degli inci e di tanto altro! Qualsiasi suggerimento, critica, commento è ben accetto! 
Al momento è tutto! 
A presto,
Isabella 




Indigo e capelli bianchi - Don't try this at home - (o anche sì)

Ciao a tutti/e e bentornati !!!  Oggi vi voglio parlare della storia dell' Indigo e dei capelli bianchi. La storia narra che l...